Dall’Intabolatura Nova del 1551 alla Selva di Varie Compositioni d’Intavolatura per Cimbalo ed Organo di B. Storace (1664): il primo secolo di musica italiana per tastiera.
PROGRAMMA
Anonimo, Intabolatura nova di varie sorte de balli da sonare per arpichordi, claviciembali, spinette, et manachordi, raccolti da diversi eccellentissimi autori (Venezia 1551)
Fusi Pavana piana
Tu te parti Gagliarda
Pass’e mezo antico primo
Gamba Gagliarda
Pass’e mezo nuovo primo
Le forze d’Ercole
Saltarello del Re
Giovanni Picchi (1571 –1643), Intavolatura di balli d’Arpicordo (1618, 2ª ed. 1620)
Toccata (dal Fitzwilliam Virginal Book)
Padoana ditta La Ongara
Giovanni Maria Radino (metà XVI sec. – post 1607), Primo libro d’intavolatura d’arpicordo (1592)Gagliarda seconda
Giovanni Picchi
Passemezzo Antico
Ascanio Mayone (metà XVI sec. –1627), Primo libro di diversi capricci per sonare (1603)
Ancidetemi pur
Girolamo Frescobaldi (1583-1643) da Il secondo libro di toccate, canzone […] d’intavolatura di cimbalo et organo (1627)
Toccata nona
Canzone quarta
Toccata seconda
da Toccate d’intavolatura di cimbalo et organo […] Libro primo (3ª ed. 1637)
Cento Partite sopra Passacagli
Bernardo Storace (attivo a Messina), Selva di varie compositioni d’intavolatura di cimbalo et organo (1664)
Balletto
Capriccio sopra Ruggiero Romanesca Ciaccona
BASILIO TIMPANARO, clavicembalo
Ingresso ad offerta
Dopo essersi diplomato con lode in pianoforte e in direzione di coro, ha studiato Clavicembalo e Organo antico al Conservatorio di Rotterdam sotto la guida di D. Collyer, seguendo anche seminari e Master Class con Ton Koopman e Gustav Leonhardt, J. Christensen. Vincitore di una borsa di studio biennale del Governo Olandese, si è poi perfezionato con Siebe Henstra presso il Conservatorio di Utrecht, conseguendo il “Diploma Concertistico” di Clavicembalo.
Si è laureato con lode in Discipline della Musica, presso l’Università di Bologna, con una tesi sul Basso continuo nella musica italiana del Seicento; ha anche curato l’edizione moderna di alcune cantate di A. Scarlatti, custodite presso il Fondo Altieri di Noto.
Ha svolto attività concertistica con diversi gruppi, tra cui l’Orchestra Barocca Siciliana, “Les Elements”, lo Studio di musica antica “A. Il Verso” di Palermo, l’Ensemble “Elyma” di Ginevra, collaborando con alcuni fra i cantanti e strumentisti più affermati nel campo della musica barocca (ha anche eseguito in duo con il famoso cembalista A. Staier i concerti a due cembali di J. S. Bach), e partecipando ad alcuni tra i più importanti festivals europei di musica antica. Si è esibito da solista, oltre che in numerose stagioni e rassegne specializzate di musica antica, anche in stagioni di importanti associazioni concertistiche
Ha preso parte a numerose incisioni discografiche (tra cui l’integrale delle opere di C. Monteverdi sotto la direzione di G. Garrido), alcune delle quali hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti della critica internazionale: Diapason d’Or, Premio Vivaldi, Gran Prix du Disque . Un suo CD, con brani solistici di J. H. d’Anglebert, è stato pubblicato dalla casa discografica olandese Brilliant; un altro CD, con musiche di Mozart per cembalo a 4 mani, in duo con Rossella Policardo, uscito per l’etichetta Stradivarius, ha ottenuto il riconoscimento di Best of the Year 2016 dalla prestigiosa rivista American Record Guide.
Benché prediliga e privilegi, nella sua attività artistica, il ruolo di cembalista, sia come solista che come continuista, si dedica anche alla direzione al cembalo del grande repertorio strumentale e vocale barocco; tra le opere recentemente dirette: Les Plaisirs de Versailles di M. A. Charpentier (stagione dell’Ass. Musica antica “A. il Verso”) e, nel novembre 2014, La finta parigina di D. Cimarosa, per la stagione dell’Opéra de Paris.
Vincitore di concorso a cattedra, è titolare della cattedra di Clavicembalo e Tastiere storiche storiche presso il Conservatorio di Palermo. Ha tenuto vari corsi di perfezionamento di clavicembalo e basso continuo e seminari sulla Prassi esecutiva e la trattatistica della musica antica.