Masterclass di Fortepiano
16-17-18-19 Luglio 2024
Palazzo Annibaldeschi a Monte Compatri (Rm)
“Stile, suono e martello”
Masterclass di Fortepiano
Docente
MARIUS BARTOCCINI
La masterclass è aperta a tutti i fortepianisti, pianisti, cembalisti ed organisti, indipendentemente dal livello di studi, a patto che portino un repertorio antecedente al 1830, preferibilmente da concordare con l’insegnante. Le lezioni sono individuali, ma è previsto e caldamente consigliato che ciascun iscritto sia comunque presente anche a tutte le lezioni degli altri, in modo da massimizzare l’utilità del corso, alla fine del quale è prevista un’esibizione pubblica dei partecipanti.
A causa della rarità di fortepiani originali o di copie su cui studiare, la dimensione tecnica, interpretativa ed estetica propria di questo strumento è accessibile con estrema difficoltà a musicisti e studenti, anche se già muniti di sufficiente pratica di tastiera. Eppure, non si può comprendere la scrittura pianistica del tardo Settecento e del primo Ottocento senza fare riferimento alle caratteristiche tecniche e foniche del fortepiano, né è possibile leggere correttamente quella letteratura musicale su strumenti che, come il moderno pianoforte, sono ormai assai lontani da quelli sui quali e per i quali i compositori di quell’epoca hanno scritto.
Gli iscritti potranno sperimentare di persona quanto profondamente debbano essere modificate le interpretazioni tradizionali delle composizioni di quel periodo storico, per adattarsi alle caratteristiche degli strumenti per i quali esse sono state scritte.
Numero partecipanti minimo: 3
Numero partecipanti massimo: 8
Costo totale 250€
Martedì 16
09.30-12.30 e 15.30/18.30 lezioni
19.30 Concerto del M° Marius Baroccini
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Mercoledì 17
09.30-12.30 e 15.30/18.30 lezioni
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Giovedì 18
09.30-12.30 e 15.30/18.30 lezioni
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Venerdì 19
09.30-12.30 e 15.30/18.30 lezioni
19.30 Concerto dei partecipanti
Iscrizioni entro il 10 luglio 2024
Per le iscrizioni ed informazioni generali, inviare una email ad amkarljenkins@gmail.com
o telefonare al 339.27.48.814
Marius Bartoccini
Marius Bartoccini ha conseguito presso il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine la Laurea Triennale in pianoforte con il massimo dei voti nella classe della prof.ssa Maria Grazia Cabai e il Biennio Superiore Specialistico con il massimo dei voti con lode e la segnalazione della pubblicazione della tesi “L’Evoluzione dei cordofoni a tastiera, dal monocordo pitagorico al pianoforte moderno”, diplomandosi inoltre in Composizione e strumentazione per orchestra di fiati. Ha vinto il terzo premio alla prima edizione del “Concorso per fortepiano della città di Albenga”. Ha conseguito Masterclasses con rinomati docenti in fortepiano con Stefania Neonato, Ilario Gregoletto e Leo Van Doesellar, in clavicembalo, in pianoforte, direzione di coro, direzione d’orchestra, composizione, musica vocale da camera e molte altre. Ha collaborato come continuista in diverse compagini corali, orchestrali e cameristiche. In qualità di fortepianista, clavicembalista, pianista e direttore ha partecipato a diverse stagioni concertistiche e rinomati festivals nazionali ed internazionali in Italia, Slovenia, Austria, Rep. Ceca , Germania e Portogallo per un numero complessivo di circa 600 concerti. Nell’aprile del 2018 ha tenuto una piccola tournée in Portogallo esibendosi nell’auditorium dell’Università di Evora in un recital clavicembalistico. Si è esibito nell’aprile del 2018, assieme a Patrizia Giliberti, presso il prestigioso Palazzo Ducale di Braganza, per il festival “Temporada de Conciertos 2018” e per il festival “Artes à Rua” nell’agosto del 2018.
Svolge un’intensa attività concertistica come fortepianista e clavicembalista: ha suonato sia come solista che in diverse formazioni barocche, collaborando con direttori di chiara fama come Sigiswald Kuijken e Federico Maria Sardelli. Si è esibito su strumenti originali come il fortepiano, Schantz del 1795 (il primo che si conosca di questo costruttore), Longman&Broderip del 1786 appartenuto al compositore Bonifazio Asioli, J. Schantz del 1828 appartenuto alla duchessa Maria Luigi d’Asburgo, John Watlin del 1808, Johann Haselmann del 1810 e su prestigiose copie, nonché sugli strumenti di proprio possesso. Possiede infatti una piccola collezione privata di strumenti da tasto con i quali propone concerti solistici, cameristici e recital di singolare interesse storico, come parallelismi fra compositori e/o composizioni coeve, accostamenti stilistici o contrapposizioni geografiche fra autori coevi sempre con una meticolosa analisi nella quale possa emergere una lettura storicamente attendibile unita ad un risultato estetico mai dettato dall’immediata istintività. Non manca l’attività didattica. Ha tenuto conferenze sul fortepiano da tavolo nella “Giornata mondiale della Musica Antica (Malborghetto, 2017) destinata agli allievi dell’Accademia musicale di Lubiana; presso l’Università di Evora (Portogallo, 2018) per gli allievi di pianoforte, clavicembalo e organo. E’ stato inoltre invitato al II Convegno Internazionale di organologia dal titolo “Il Pianoforte in Italia” presentando e suonando il proprio fortepiano costruito da Luigi Rasori a Bologna nel 1832.
Ha tenuto Masterclass di fortepiano e tastiere storiche per l’Istituto di Musica Antica di Clauzetto (Pn). Nel 2018 è stato invitato dall’Università di Evora (Portogallo) a tenere un corso di perfezionamento sul repertorio classico e pre romantico per gli allievi di pianoforte, a cui è seguita la Masterclass presso il Conservatorio di Matera (2019), presso l’istituto musicale “G. Lettimi” di Rimini (2022) e la conferenza sugli abbellimenti nella musica per tastiera “Antiche decorazioni o mezzi espressivi?” sempre nel Conservatorio di Matera (2022). Dal 2021 ha intrapreso una sostanziosa attività discografica collocandosi come uno dei più prolifici interpreti nella diffusione e riscoperta della musica boema del Settecento attraverso una serie di prime incisioni mondiali, pubblicate dalla casa discografica Brilliant Classics: l’integrale della musica per fortepiano a due e quattro mani di František Xaver Dušek, in un cofanetto di cinque cd (febbraio 2021), l’integrale delle composizioni per fortepiano a quattro mani di Leopold Antonín Koželuh (2cd, febbraio 2022) e l’integrale delle musiche per fortepiano solo di Josef Mysliveček (2 cd maggio 2024). La collaborazione con Urania Records ha portato alla pubblicazione nell’ottobre del 2022 di “Classico in laguna”, un disco dedicato alle Sonate anonime composte a Venezia nella fine del Settecento ed eseguite con uno strumento originale costruito da Luigi Hoffer, sempre a Venezia, nello stesso periodo delle musiche proposte.
Assieme al soprano Jiayu Jin ha registrato la prima integrale su strumenti storici dei Lieder di Franz Xaver Mozart (figlio di Wolfgang Amadeus) in un disco pubblicato nel maggio del 2024 per la casa discografica Da Vinci Records. Ha eseguito successivamente in un ciclo di concerti, tenuti per l’Associazione Karl Jenkins” di Roma, l’opera omnia per fortepiano di Dušek per la prima volta in tempi moderni. Nell’ottobre del 2022 ha firmato con il Museo storico e il parco del Castello di Miramare un contratto come manutentore e conservatore del fortepiano J. Wopaterni appartenuto a Carlotta del Belgio, moglie di Massimiliano I del Messico. Ricopre il ruolo di continuista nell’Orchestra da camera del F.V.G. e nell’orchestra I Virtuosi Italiani. Già docente di Clavicembalo e tastiere storiche presso il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso, dal 2023 insegna Lettura della Partitura presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino
GLI STRUMENTI
Fortepiano viennese J. Haselmann 1805/10
Piano carré Pape (Parigi 1835)
clavicembalo italiano ad 1 manuale da A. Migliai
clavicembalo fiammingo a 2 manuali da J. D. Dulcken
Inoltre presenti in sala:
– clavicembalo copia da “anonimo veneziano del XVIII sec.”
– clavicembalo francese a 2 manuali da J. H. Hemsch
– clavicembalo tedesco a 2 manuali da C. Vater
– virginale muselaar “mother and child” da A. Ruckers
– pianino Pleyel del 1842
– pianoforte Erard del 1847
– pianoforte C. Bechstein del 1890
– pianoforte verticale Steinway & Sons del 1870