BASILIO TIMPANARO, clavicembalo e muselaar – William Byrd, Britannicae Musicae Parens

Genzano di Roma, (Rm), Italia

Sala del Cembalo - Palazzo Sforza-Cesarini

6:00 PM

18.00 - BASILIO TIMPANARO, clavicembalo e muselaar - William Byrd, Britannicae Musicae Parens

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA (anche via whatsapp) al 339.27.48.814
o via email: amkarljenkins@gmail.com

 

Britannicae Musicae Parens

Omaggio a Byrd, “Father of British Music”, nel 400° anniversario dalla morte

William Byrd (1543-1623)

Fantasia in la m ( F.W.B.: LII )

Pavana & Galliard “Ph Tregian”

My Ladie Nevells Grownde

The Queenes Alman

Coranto ( F.W.B.: CCXLI )

Rowland (Lord Willobies welcome home)

La Volta

The Carman’s whistle

A Medley

Pavana Lachrymae & Galliard

Fantasia in Do M ( F.W.B.: LII )

The Bells

BASILIO TIMPANARO, cembalo e muselaar
Ingresso ad offerta minima consigliata di 10€

 

William Byrd, Britannicae Musicae Parens
Si parla generalmente, e spesso genericamente, di musica “virginalistica” inglese (ricordiamo che il termine “virginal” designava qualsiasi strumento “da penna”, quindi prima di tutto il clavicembalo), anzi se ne parla più spesso di quanto non la si ascolti o non la si suoni.
La musica dei “virginalisti” è infatti musica caratterizzata da una scrittura molto complessa, spesso persino sofisticata, che coniuga contrappunto, liberi passaggi virtuosistici, un profluvio di ornamentazione non sempre facilmente e univocamente decifrabile, giochi di poliritmia. Tra i tanti virginalisti sicuramente spiccano Bull, Byrd e Gibbons, i Three Famous Masters (come recita il frontespizio di Parthenia, raccolta del 1611 “the fist musicke that ever was printed for the Virginalls”); ma fra tutti sicuramente Byrd occupa un posto a parte, e non solo per la sua prolificità e l’altissima qualità della sua musica tastieristica (contenuta, insieme a quella di tutti gli altri, nel Fitzwilliam Virginal Book, e nel My Ladye Nevells Booke del 1591, con composizioni solo di Byrd), che ne fanno sicuramente uno dei più grandi compositori per tastiera di tutti i tempi.
Egli, infatti, è infatti uno degli artisti più eminenti dell’intera Golden Age Elisabettiana e può essere indubbiamente considerato il padre della musica inglese in tutti i campi: egli è davvero Father of British Music, Britannicae Musicae Parens, come venne definito già ai suoi tempi.
Byrd fu, innanzitutto, il più grande autore di musica sacra vocale che, per primo e meglio di ogni altro, fece proprie le tecniche contrappuntistiche di derivazione fiamminga, usandole però con grande fantasia e creatività e aggiungendovi quella qualità vocale e melodica tipicamente inglese. Tale doti caratterizzano anche la sua musica virginalistica.
Il miracolo di quest’ultima sta proprio in tale perfetta fusione di complessità contrappuntistica e cantabilità, entrambe governate da una profonda conoscenza e padronanza delle risorse tastieristiche e da uno spiccatissimo senso dell’idioma strumentale. Allo stesso modo nelle composizioni di danza Byrd stupisce per la sua capacità di coniugare la densità polifonica (sia pure liberamente trattata) con una straordinaria vitalità ritmica e intensità espressiva. Ma il campo di cui Byrd si dimostra senz’altro uno dei più grandi maestri tutti i tempi è la variazione: variazioni su motivi popolari (songs) e soprattutto variazioni su grounds (bassi ostinati), composizioni nelle quali il nostro autore preferisce nettamente un trattamento “polifonico” (in cui la melodia originaria resta spesso invariata, conservando la sua freschezza popolare, ma viene inserita in un fantasioso e complesso tessuto contrappuntistico, arricchito anche da figurazioni libere, scale, arpeggi, etc.), rispetto alle più semplicistiche variazioni “di figura”, così diffuse altrove e presso altri autori.
“Fantasia”, insomma, è la parola chiave dell’opera di Byrd, e proprio le Fantasie sono i suoi capolavori, che sintetizzano tutti i diversi aspetti e le qualità della sua scrittura.
E, infine, ciò che affascina maggiormente è la sua capacità di essere, al pari di Shakespeare, insieme malinconico e sorridente, profondo e di buon umore, sottraendosi sempre agli esiti di rigorosità e seriosità tipici dei procedimenti contrappuntistici e attingendo invece una levità e un carattere giocoso quasi mozartiano.

Basilio Timpanaro

 

Diplomato con lode in pianoforte e in direzione di coro, ha poi studiato Clavicembalo e Organo antico al Conservatorio di Rotterdam, perfezionandosi successivamente in quello di Utrecht, dove ha conseguito il “Diploma Concertistico” di Clavicembalo sotto la guida di Siebe Henstra. Ha seguito seminari e Master Class con Ton Koopman, Gustav Leonhardt, J. Christensen. Si è anche laureato con lode in Musicologia presso l’Università di Bologna, con una tesi sul Basso continuo nella musica italiana del Seicento.
Ha svolto attività concertistica da solista e con diversi gruppi, collaborando con alcuni fra i cantanti e strumentisti più affermati nel campo della musica barocca (ha anche eseguito in duo con il famoso cembalista A. Staier i concerti a due cembali di J. S. Bach) e partecipando ad alcuni tra i più importanti festivals europei di musica antica.
Ha preso parte a numerose incisioni discografiche (tra cui l’integrale delle opere di C. Monteverdi sotto la direzione di G. Garrido), alcune delle quali hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti della critica internazionale: Diapason d’Or, Premio Vivaldi, Gran Prix du Disque. Un suo CD, con brani solistici di J. H. d’Anglebert, è stato pubblicato dalla casa discografica olandese Brilliant; un altro, pubblicato dall’etichetta Stradivarius, con musiche di Mozart per cembalo a 4 mani, registrato in duo con la clavicembalista Rossella Policardo, ha ottenuto il riconoscimento di “Best of Year 2016” dall’American Record Guide .
Benché prediliga e privilegi, nella sua attività artistica, il ruolo di cembalista, sia come solista che come continuista, si dedica occasionalmente alla direzione al cembalo; nel novembre 2014 ha diretto La finta parigina di D. Cimarosa, per la stagione dell’Opéra de Paris.
Ha tenuto vari corsi di perfezionamento di clavicembalo e basso continuo e seminari sulla Prassi esecutiva e la trattatistica della musica antica e, per quanto riguarda l’attività musicologica, ha curato l’edizione moderna di alcune cantate di A. Scarlatti, custodite presso il Fondo Altieri di Noto.
Vincitore di concorso a cattedra, è titolare della cattedra di Clavicembalo e Tastiere storiche presso il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo.

Venue Details

Sala del Cembalo - Palazzo Sforza-Cesarini Via Scaloni
Genzano di Roma, (Rm)
Italia