PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA (anche via whatsapp) al 339.27.48.814
o via email: amkarljenkins@gmail.com
Musiche di Gurdjieff, Monteverdi, Haendel, Corelli, Bach
elaborazioni, trascrizioni, improvvisazioni
VIBRAZIONI DISCONTINUE
Elaborazioni del Duo Sbaffi Campi
G. I. GURDJIEFF Religious Ceremony
C. MONTEVERDI Lamento della ninfa
Pur ti miro
G. F. HAENDEL Sonata in Sol minore Larghetto, Allegro, Adagio, Allegro
ARMONIE CELLULARI
Elaborazioni del Duo Sbaffi Campi
G. F. HAENDEL Cara sposa
G. I. GURDJIEFF Prayer and Despair
A. CORELLI La Follia
J. S. BACH Sonata in Sol min BWV 1020 Allegro, Adagio, Allegro
TIME IS BREATHING
A. NAPOLITANO Dreaming
A. PIAZZOLLA Vuelvo al Sur
Leonardo Sbaffi, sax – Crisrtina Campi, piano
Ingresso ad offerta
Duo Sbaffi/Campi
Il duo nasce una quindicina di anni fa con l’intento di provare a fare con la musica un percorso di ricerca che non fosse solo musicale.
Diventava necessario a questo pro, tentare prima di realizzare quello che solo poi avremmo potuto raccontare con la musica.
Perché non fosse finzione, o, al massimo, intenzione.
Che non potevano bastare.
Questo lavoro si è concretizzato in un progetto discografico che ha visto la luce lo scorso Maggio.
E del quale questa stasera vi proponiamo alcuni estratti.
Testi e musica, nel CD, sono stati sottoposti allo stesso trattamento.
Un trattamento che toglieva al tempo la prerogativa di stabilire i cardini dell’esistenza costringendola in dimensioni quali passato presente e futuro.
Il passato sarà tale se lo continueremo a cercare con le sembianze di quando fu.
Non sarà passato se lo accogliamo e gli chiediamo di vivere con noi ora.
E di fare ora qualcosa per noi e con noi.
Non sarà passato se sostituiamo le immagini ingiallite e per questo care, le narrazioni nostalgiche (in musica queste abbondano) del tempo che fu con la volontà di verificare se e cosa il passato ha realmente prodotto in noi.
Cosa ci stiamo facendo con la bellezza che abbiamo ereditato?
Questa epoca vive di bellezza, la produce, ha metabolizzato quella avuta in dote?
Il futuro per contro è già qui, e lo possiamo addirittura profetizzare.
Non tanto nei fatti e negli accadimenti quanto nelle leggi fondamentali che nella loro eterna immutabilità sanno parlare a chi le conosce e ad esse si sottomette con naturale e franca obbedienza.
Non ci piace (de)scrivere chi siamo.
Questo il motivo dell’assenza del nostro curriculum.
Siamo le domande alle quali tutti i giorni decidiamo spontaneamente o di sottoporci o di sottrarci.
Siamo ancora capaci di ascoltare senza leggere chi sta suonando?
Siamo consapevoli di essere individui condizionabili anche nelle nostre emozioni?
Ascolto e lettura di testi.
Suoni e testi a suggerire riflessioni.
Capaci di evocare.
Che non si confondano a quel sottofondo da cui ci lasciamo perseguitare.
Ha senso un curriculum redatto da se stessi?
Ha senso auto certificarsi?
Questo ci siamo chiesti.
La risposta è che siamo solo individui che cercano di svolgere al meglio delle loro possibilità il proprio compito.
Quello che abbiamo fatto è in quello che facciamo.
E quello che facciamo è ciò che siamo.