Il manoscritto Bauyn
e gli albori della scuola cembalistica francese
Louis Couperin
(c. 1626-1661)
Prelude in Fa maggiore
Jacques Champion de Chambonnières
(1601/1602-1672)
Suite in Fa maggiore
Allemande, Courante, Autre Courante, Rondeau, Sarabande, Chaconne
Johann Jacob Froberger
(1616-1667)
Toccata in La minore
Louis Couperin
Tombeau de M.r de Blancrocher
Jaques Hardel
(tra 1643 e 1650-1678)
Suite in Re minore
Allemande, Courante, Courante, Sarabande, Gigue, Gavotte avec Double par M. Couperin
Louis Couperin
Suite in sol minore
Prelude, Allemande, Courante, Sarabande, Passacaille
Giulia Nuti, clavicembalo
Ingresso ad offerta
Giulia Nuti è apparsa come solista e continuista nei più prestigiosi festival europei. Ha inciso per Arcana, Deutsche Grammophon, Sony, Deutsche Harmonia Mundi, Naïve, Passacaille; il suo primo album da solista “Les Sauvages: Harpsichords in pre-Revolutionary Paris” è uscito per Deutsche Harmonia Mundi nel 2014, conquistando un prestigioso “Diapason d’Or” per il mese di ottobre 2014. Il suo secondo CD, Le coeur e l’oreille – sempre consacrato alla musica francese per cembalo solo – è appena uscito per Arcana.
Dal 2002 è docente di clavicembalo e basso continuo alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha tenuto lezioni e masterclass alla Royal College of Music, alla Guildhall School of Music, alla Università di Birmingham, al Queens’ College di Cambridge e al Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano.
E’ specializzata nella musica e trattatistica italiana dei periodi tardo rinascimentali e barocca; il suo libro The performance of Italian basso continuo – fondamenale riferimento per interpreti e studiosi del basso continuo – è stato pubblicato presso Ashgate nel 2007.
Giulia ha intrapreso gli studi alla Scuola di Musica di Fiesole, proseguendoli alla Royal Academy of Music di Londra. Alla Royal College of Music si è laureata col massimo dei voti e la lode. Al King’s College di Cambridge ha poi ottenuto un Master in musicologia.
www.giulianuti.com
Il manoscritto Bauyn
Il manoscritto Bauyn è conservato presso la Bibliothèque Nationale di Parigi (Vm 7, 1852, f.60); è una delle fonti più importanti di musica per clavicembalo del Seicento (comprende anche alcuni brani per organo e per viole da gamba). Il volume raccoglie le opere di alcuni dei più grandi clavecinistes attivi a Parigi nella seconda metà del XVII secolo: Jacques Champion de Chambonnières, Louis Couperin, Jacques Hardel, Jean Henry d’Anglebert, Johann Jakob Froberger e altri autori meno conosciuti.
Non è noto a chi appartenesse il manoscritto, sebbene recenti studi sullo stemma araldico riportato sulla copertina fanno supporre che si possa trattare di un regalo di nozze per la sposa. È anche difficile definire con esattezza quando è stato compilato il manoscritto: le analisi dell’inchiostro e della carta hanno portato all’ipotesi che sia stato scritto tra il 1690 e il 1706, anche se la maggior parte della musica è stata composta intorno all’anno 1650 o anche prima. Una possibile spiegazione di questa discrepanza tra la data di compilazione e il contenuto è “l’intenzione evidente di voler conservare la musica per clavicembalo che circolava tra intenditori in versioni manoscritte verso la metà del XVII secolo, a Parigi. I primi anni del regno di Luigi XIV […] erano anni in cui la musica francese per clavicembalo, dominata da Chambonnières, era fiorita. Nel 1690 c’era interesse a conservare la musica di questa epoca d’oro: e nel 1690 c’era un commercio musicale in grado di rispondere a questo interesse” (Gustafson, 2014).
La musica conservata nel manoscritto Bauyn mostra tutta la varietà di stili che hanno influenzato sia la composizione che l’esecuzione della musica per clavicembalo della metà del XVII secolo: trascrizioni di Mesangeau e Pinel, che rappresentano la più alta scuola francese per liuto, sono copiate accanto alle Toccate di Froberger, che derivano invece dalla scuola tastieristica italiana. È affascinante ascoltare questi brani come una collezione; ci consente di sentir evolvere le caratteristiche delle varie scuole compositive nelle pagine dei primi grandi clavecinistes: Chambonnières e Louis Couperin.